Il Ministero della giustizia faccia chiarezza sulle reali intenzioni sul carcere milanese di San Vittore e sulla possibilità di ristrutturare le celle e portare il carcere a una dimensione più corretta. Lo ha chiesto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, durante il suo podcast mattutino “Buongiorno Milano”, parlando del penitenziario milanese in cui, ha ricordato, “quest’estate, una delle più torride della storia, l’associazione Antigone ha certificato un affollamento del 190 per cento rispetto alla sua teorica capienza”. È proprio nel carcere di San Vittore, ha evidenziato il sindaco, che il cardinale Martini “fece la sua prima visita pastorale, nel 1981. Visitò le celle e i cortili per quattro giorni, parlò coi detenuti, con gli agenti, e conobbe anche i terroristi rinchiusi nella sezione di massima sicurezza, e ogni Natale celebrò la messa ripetendo che San Vittore è il cuore di Milano”.
“Un po’ riprendendo queste parole – ha proseguito il sindaco – molti si sono sempre espressi con contrarietà all’ipotesi di chiusura e spostamento del carcere, poi ci sono anche motivi logici legati al personale che ci lavora, e al volontariato che coinvolge il carcere. Molte possono essere le motivazioni però vorrei sottolineare una cosa, cioè che molte se non tutte possono essere superate dalla constatazione che non è parte del cuore di Milano obbligare una detenuta magari incinta a condividere con altre tre detenute uno spazio di pochissimi metri quadrati, poco più di 10, dovendo utilizzare un bagno turco. Scusate se sono crudo, ma l’ho verificato personalmente pochi mesi fa. Queste condizioni di vita sono indegne di Milano, e della sua tradizione di città equa e accogliente. Come tutte le questioni contemporanee anche il possibile trasferimento di San Vittore è tema complesso e meritevole di riflessione aperta e consapevole”. “Non sono tra quelli che spingono per un trasferimento del carcere, ma credo sia ormai inaccettabile vedere i detenuti vivere in quelle condizioni”, ha concluso Sala.
Fonte: agenzianova.com