
COMUNICATO STAMPA_ Nel tardo pomeriggio di giovedì scorso, presso la 4ª sezione della Casa Circondariale di Pesaro, si è verificato un grave episodio che ha visto coinvolti 4 detenuti: due di origine italiana, uno albanese e uno egiziano, tutti in evidente stato di alterazione psicofisica dovuto all’abuso di probabili sostanze alcoliche. I detenuti hanno accerchiato e minacciato un Poliziotto Penitenziario, intimandogli di aprire la cella di un altro detenuto di origine tunisina, coinvolto in un conflitto interno. In risposta alla richiesta, il Poliziotto ha negato l’accesso, ma uno dei detenuti ha spintonato l’Assistente di Polizia Penitenziaria, riuscendo a sottrargli le chiavi della sezione. Solo l’intervento tempestivo della Sorveglianza Generale, del Preposto e di un altro Assistente, presente in una sezione adiacente, ha evitato conseguenze gravi. Con la mediazione di un altro detenuto di origine albanese, è stato possibile recuperare le chiavi e riportare la situazione sotto controllo. A supporto, sono intervenuti anche alcuni Agenti di Polizia Penitenziaria liberi dal servizio, contribuendo a ripristinare l’ordine e la sicurezza all’interno del reparto e trasferendo il detenuto minacciato in un’altra sezione per garantirne l’incolumità. Il Segretario Generale dell’OSAPP Dott. Leo Beneduci è intervenuto dichiarando: “Questo ennesimo episodio conferma una realtà che ormai è sotto gli occhi di tutti: la situazione all’interno delle carceri italiane è drammatica. La Polizia Penitenziaria è costantemente messa alla prova in condizioni estremamente difficili, senza un adeguato supporto e, soprattutto, nell’assordante silenzio della politica. I Poliziotti Penitenziari sono abbandonati a se stessi, costretti a gestire quotidianamente situazioni di grave pericolo con mezzi insufficienti. È ora che le istituzioni si assumano le proprie responsabilità e intervengano per garantire la sicurezza di chi lavora ogni giorno in un ambiente tanto ostile.” L’OSAPP ribadisce la necessità di un intervento urgente per migliorare le condizioni di sicurezza e di lavoro all’interno delle carceri, a tutela sia degli agenti che dei detenuti. È sempre più urgente che il governo dichiari lo stato di emergenza nazionale: le carceri oramai sono totalmente alla deriva, sono dei veri e propri campi di battaglia e colabrodo.
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Ufficio Stampa OSAPP