IPM Roma “Casal del Marmo” – Una violenta sommossa ha scosso la struttura penitenziaria nella notte di ieri, quando tre detenuti di origine araba hanno dato inizio a un’azione distruttiva intorno alle 23:30.
Questi individui, noti per essersi precedentemente resi protagonisti di molteplici episodi di violenza all’interno del carcere, tra cui aggressioni, resistenza, oltraggi e rifiuto delle disposizioni del Personale di Polizia Penitenziaria, sono riusciti a sfondare e buttare giù ben tre blindi appartenenti a tre celle diverse. In totale, sono state distrutte tre celle durante la sommossa.
I danni provocati sembrerebbero ingenti a causa anche di principi di incendi multipli che hanno riguardato materassi e molteplici suppellettili presenti nelle varie celle.
La situazione è stata gestita e riportata sotto controllo solo stamani, intorno alle 5 del mattino, grazie all’intervento di altri Poliziotti Penitenziari richiamati in servizio, hanno prontamente affrontato la situazione ripristinando l’ordine e la sicurezza interni.
Non è il primo episodio questo, legato ad accese proteste dei detenuti dell’IPM che ad oggi vede reclusi 54 detenuti a fronte di una reale capienza di 45 posti.
L‘Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (OSAPP) si congratula con il Personale di Polizia Penitenziaria in servizio e con coloro che sono stati richiamati in servizio per la loro impeccabile risposta durante la sommossa avvenuta all’Istituto Penitenziario Minorile (IPM) di Roma “Casal del Marmo” nella notte scorsa, nonostante la grave carenza di personale che incombe da tempo nella struttura. L’OSAPP ha anche sottolineato l‘efficacia e l’eccellente lavoro svolto nel ripristinare l’ordine e la sicurezza interni. Tuttavia ha anche fatto notare che, negli ultimi tempi, l’IPM “Casal del Marmo” ha affrontato una serie di eventi critici, tra questi si annovera un blackout energetico di oltre 15 ore che ha colpito la struttura carceraria dalle ore 20 alle ore 11 circa del giorno successivo. Questo blackout ha lasciato l’istituzione carceraria al buio, senza alcuna possibilità di ripristinare immediatamente l’energia elettrica.
Cosa dovrà ancora succedere nell’IPM “Casal Del Marmo” di Roma, affinché si provveda con urgenti interventi risolutivi al fine di garantire la sicurezza sia del Personale di Polizia Penitenziaria in servizio e sia dei detenuti ivi ristretti?
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