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SPID E APP PER IL VOUCHER VACANZE – ANCORA ATTESE PER IL BONUS MOBILITA’

Bonus vacanze, bonus biciclette, superbonus per i lavori edilizi. Si è rafforzato con luglio il pacchetto dei diversi provvedimenti che dovrebbero sostenere le famiglie e ridare fiato all’economia dopo il Covid. Le modalità di richiesta sono diverse e in alcuni casi, nonostante l’operatività dei sussidi, mancano ancora le piattaforme o le istruzioni per accedervi.

Secondo i calcoli della Confesercenti, l’inizio di luglio vale 11,5 miliardi di euro di incentivi e sconti fiscali: “Un vero e proprio ‘scivolo fiscale che potrebbe agevolare la ripresa dell’economia, ma il cui successo finale dipenderà, in buona parte, dalla semplicità di accesso e dall’effettiva adesione da parte di cittadini e imprese”, dice l’associazione.

La misura più rilevante, dal punto di vista delle risorse, è il taglio del cuneo fiscale per i dipendenti, che assorbe ed estende il cosiddetto Bonus Renzi per un impatto di oltre 7 miliardi e 16 milioni di lavoratori coinvolti, con reddito fino a 40 mila euro. In questo caso, il passaggio è automatico e ai lavoratori non tocca alcuna scartoffia: sono i datori, in quanto sostituti d’imposta, ad aggiornare le buste paga alle novità.

Circa 10 milioni di attuali percettori del bonus 80 euro lo vedranno aumentare a 100 euro netti e 2 milioni di contribuenti sopra la vecchia soglia di 24.600 euro e fino a 28.000 euro di reddito lordo complessivo annuo si ritroveranno aumenti in busta fino a 100 euro.

Poi altri due milioni di lavoratori con reddito dai 28.000 ai 35.000 euro vedranno la loro busta “più pesante” per un importo tra i 99 e 80 euro netti (che gradualmente calerà fino ad azzerarsi in corrispondenza del reddito di 40.000 euro), in questo caso però in forma di detrazione.

Circa 2,3 miliardi di euro l’anno, invece, è il costo previsto dei superbonus 110% per ristrutturazioni, efficientamento energetico, sicurezza antisismica e impianti fotovoltaici. Per questi interventi è ancora in preparazione la parte attuativa, con le istruzioni delle Entrate. Saranno necessarie le certificazioni energetiche degli edifici per testimoniare il miglioramento della classe energetica, serviranno i pagamenti attraverso i bonifici dedicati alle ristrutturazioni, l’uso del portale Enea come avvenuto già per i bonus tradizionali.

L’edificio dovrà migliorare di almeno due classi (oppure approdare a quella superiore, qualora il doppio salto sia impossibile), e per dimostrarlo servirà l’Ape pre e post intervento. Inoltre, in caso di cappotto termico, bisognerà utilizzare materiali isolanti che rispettino requisiti minimi da decreto.

Serve anche l’asseverazione dei progetti: a cura di tecnici abilitati, che ne invieranno una copia anche all’Enea. Molto, dunque, è ancora da definire così come sulla tecnicalità di poter cedere il credito d’imposta nel quale si può convertire la detrazione fiscale.

Le norme d’altra parte sono ancora in discussione con il dl Rilancio in conversione. Tra le ultime novità, ad esempio, si va verso l’applicazione della detrazione al 110% anche agli edifici plurifamiliari “funzionalmente indipendenti” e che dispongano “di uno o più accessi autonomi dall’esterno” (le villette a schiera). Entrerebbe però un taglio dei massimali di spesa per i singoli interventi, con la discesa ad esempio da 60 mila a 40 mila euro per singola unità nei condomini che rifanno il cappotto termico.

Inoltre si va verso l’estensione dell’ecobonus per gli interventi di demolizione e ricostruzione. Confermata l’estensione al 30 giugno 2022 per i soli immobili di edilizia residenziale pubblica.

Calcola ancora la Confesercenti che il bonus vacanze vale circa 2,6 miliardi di euro fino a dicembre. In questo caso, l’accesso è tutto digitale. E per l’associazione è un errore: “L’averlo reso accessibile solo via app è stato un errore, soprattutto per le fasce più anziane della popolazione. Ancora non sono chiare, inoltre, le modalità per permettere alle imprese di cedere il bonus ricevuto a terzi, e l’importo dell’agevolazione è comunque troppo basso: 500 euro non bastano”. Tanto è l’ammontare massimo, per una famiglia di tre elementi ma si scende a 300 euro per un nucleo di due persone e a 150 euro per i single.

Quanto alla modalità d’accesso, serve installare l’app IO, quella dei servizi pubblici, dagli store e accedere con la propria identità digitale SPID o, in alternativa, con la Carta d’Identità Elettronica (CIE 3.0). Se l’utente è alla prima registrazione, deve impostare un Pin o il riconoscimento biometrico (impronta digitale o riconoscimento del volto). Il bonus si trova nella sezione “pagamenti” dell’App, alla voce “aggiungere un nuovo bonus/sconto”.

Perché il bonus sia fruibile, il nucleo familiare deve avere un reddito Isee entro la soglia di 40 mila euro e una relativa dichiarazione Dsu all’Inps in corso di validità. Nella prova effettuata stamattina da Repubblica, fino alla verifica dell’Isee il processo è andato avanti spedito, poi è apparso un messaggio che ci informava della necessità di più tempo per verificare l’Isee da parte dell’Inps e quindi la richiesta del bonus si è sospesa. Nel giro di poche ore, effettivamente, la verifica è andata in porto con il riconoscimento dell’assenza di un Isee in corso di validità.

Non mancano sui social le segnalazioni di malfunzionamento da parte di alcuni utenti, che lamentano come l’applicazione arresti la richiesta del bonus a causa dell’esaurimento del tempo a disposizione per completare la domanda, quando in realtà ci sarebbero 24 ore a decorrere dalla verifica del requisito Isee.

Una volta arrivato l’ok, per chi ha una Dsu valida e nel limite previsto, il Bonus attribuito al nucleo familiare prende la forma di un codice univoco, a cui è associato un QR code (leggibile direttamente dallo schermo del telefono). Basterà dare il codice all’albergatore, con il codice fiscale al momento del pagamento, per avere lo sconto.

Questo, si ricorda, è duplice: per l’80% del valore viene scontato direttamente dal conto da parte dell’albergatore, che lo recupera come credito d’imposta. Per il 20% va invece in detrazione Irpef con la dichiarazione dei redditi. Il dato aggiornato alle 16 dal dipartimento dell’innovazione del governo parlava di oltre 110 mila bonus per 50 milioni di valore.

Il ministro: in poche ore 110 mila richieste

“È davvero importante che dopo poco più di mezza giornata siano 110mila i nuclei familiari che hanno già chiesto e ottenuto il Bonus vacanze. È il segno che questa misura va incontro ai problemi delle famiglie a reddito medio-basso che con il Bonus saranno aiutate a fare qualche giorno di vacanza. Contemporaneamente, è una misura che immette liquidità, più di due miliardi di euro, nel settore degli alberghi e delle strutture ricettive che sta attraversando una crisi molto dura”.

Così il ministro Dario Franceschini (Cultura e Turismo), a proposito del Bonus vacanze. A proposito di alcune polemiche sollevate dal mondo degli albergatori, Franceschini dice che “sono molte altre le misure previste a favore degli alberghi e delle strutture ricettive. Questa – ha detto riferendosi al Bonus  è il modo più veloce di portare liquidità a un settore che sta attraversando una crisi molto grande, che però verrà superata perché il turismo internazionale tornerà in Italia”.

Bonus Baby sitter/centri estivi dal portale Inps

Il bonus baby sitter/centri estivi impegnerà risorse per 1,5 miliardi di euro da qui a luglio, ricorda ancora la Confesercenti. Il voucher baby sitter, legato alla presenza di minori fino a 12 anni, viene richiesto dalle famiglie attraverso il portale dell’Inps, in alternativa alla fruizione del congedo parentale speciale per il Covid che prevede il pagamento del 50% dello stipendio.

Con il decreto Rilancio, al bonus per pagare chi cura i bambini si è affiancato quello per la “comprovata iscrizione” ai centri estivi e ai servizi integrativi per l’infanzia per il periodo dalla chiusura dei servizi educativi scolastici al 31 luglio 2020.

Le misure prevedono che il bonus baby-sitting sia utilizzabile per le prestazioni a decorrere dal 5 marzo, giorno da cui son state chiuse le scuole, e il bonus centri estivi per il periodo dalla chiusura dei servizi educativi scolastici al 31 luglio 2020. Entro il 2020 bisogna fare la richiesta. Vale 1.200 euro a famiglia, elevati a 2 mila per il personale sanitario.

In presenza di più figli di età inferiore a 12 anni, il bonus può essere richiesto anche per tutti i figli, ma in misura complessivamente non superiore a 1.200 euro per il nucleo familiare. Inclusi i genitori affidatari, mentre il limite di 12 anni non si applica ai figli con disabilità gravi.

Dettaglia l’Inps la modalità di fruizione: il bonus baby-sitting viene erogato dall’Inps mediante il Libretto Famiglia. I beneficiari del bonus (genitori e baby sitter) devono registrarsi sul sito Inps, nell’apposita sezione dedicata alle Prestazioni Occasionali > Libretto Famiglia, rispettivamente: come utilizzatori di Libretto Famiglia; come prestatori di servizi di baby-sitting.

Una volta ottenuto il via libera alla domanda (oltre che online si può presentare al Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile; o ai patronati) il genitore beneficiario deve effettuare la cosiddetta “appropriazione” del bonus tramite il Libretto Famiglia entro il termine di 15 giorni solari dalla ricezione della comunicazione di accoglimento della domanda.

Potranno essere remunerate tramite Libretto Famiglia le prestazioni lavorative di baby-sitting svolte a decorrere dal 5 marzo 2020, per tutto il periodo di chiusura dei servizi educativi scolastici e rendicontate nell’apposita procedura entro il 31 dicembre 2020.

Il bonus per i centri estivi è erogato mediante accredito su conto corrente bancario o postale, accredito su libretto postale, carta prepagata con Iban o bonifico domiciliato presso le poste, secondo la scelta indicata all’atto della domanda dal richiedente.

Bonus biciclette, ancora in attesa….

Il Bonus mobilità voluto dal decreto Rilancio sostiene l’acquisto di biciclette, monopattini, hoverboard, segway o servizi di mobilità in condivisione (auto escluse) fino al 60% della spesa, entro un limite di 500 euro. Copre gli acquisti dal 4 maggio in avanti, ma ancora non è stato emanato il decreto attuativo interministeriale che lancerà l’applicazione web per accedervi.

L’impantanamento è arrivato – ha fatto sapere il dicastero dell’Ambiente – nonostante il testo sia pronto: resta però da limare col Ministero dei Trasporti la questione relativa al documento per provare la spesa. Ad ora è necessaria la fattura, potrebbe trovarsi un’intesa col Mit per rendere sufficiente lo scontrino “parlante”. L’obiettivo, si garantisce, è l’operatività entro fine luglio dell’applicazione web per ottenere lo sconto.

Per chi ha già effettuato le spese, arriverà un rimborso al 60%. Per chi farà shopping di mobilità dolce ad applicazione avviata, sarà l’esercente ad applicare lo sconto in fattura dietro presentazione del voucher generato in formato elettronico. Visto l’assalto ai negozi di settore, i 120 milioni di risorse iniziali sono stati rimpolpati con 70 milioni del Ministero dell’Ambiente e altri venti dovrebbero portare il totale – per evitare il click day e lasciare delusi sul campo – oltre 200 milioni di risorse.

 

da la Repubblica.it

Redazione OSAPPoggi

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