In ricordo del referendum del 1946 che ha cambiato la forma di governo in Italia, segna il primo voto al quale hanno partecipato le donne.
2 giugno 1946. È questa la data che viene ricordata ogni anno: si tratta del giorno in cui gli italiani sono stati chiamati alle urne per votare il referendum che determinò il passaggio da una monarchia costituzionale a una repubblica parlamentare. Anche se i risultati furono comunicati solo il 18 giugno, questa data viene ricordata come la nascita della Repubblica italiana.
Quel giorno è memorabile non solo per l’esito del referendum, ma anche per il fatto che si tratta della prima volta in cui gli italiani sono stati chiamati a votare a suffragio universale. Questo significa che fu il primo voto al quale parteciparono anche le donne con più di 21 anni (E proprio una donna è il simbolo di quel giorno).
È il volto simbolo della Repubblica italiana, ma la sua identità è rimasta ignota per 70 anni. Quindici giugno 1946: sulla copertina del settimanale Tempo campeggia una fotografia che sarebbe entrata nell’immaginario collettivo. Una ragazza, la cui testa attraversa la prima pagina del Corriere della Sera del 6 giugno 1946, guarda sognante verso il cielo. «È nata la Repubblica italiana» il titolo a piena larghezza, riferito all’esito dello storico referendum istituzionale di quattro giorni prima.
Si tratta inoltre della prima chiamata alle urne dopo quella del 1924, quindi dopo 22 anni di regime fascista. Tutti gli elettori ricevettero due schede: la prima conteneva il quesito sulla scelta tra monarchia e repubblica, mentre la seconda serviva per l’elezione dei deputati che avrebbero poi formato l’Assemblea costituente. Quest’ultimo è l’organo al quale è stato affidato il compito di redigere la Costituzione sulla base dell’esito del referendum.
Il 2 giugno è stato designato subito come la Festa della Repubblica, scegliendo espressamente di celebrare l’anniversario del referendum e non della proclamazione. Salvo però una pausa tra il 1977 e il 1999 a causa della crisi economica, per cui era stata scelta la prima domenica di giugno per non perdere giorni di lavoro.
Come da tradizione il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella deporrà la corona di alloro all’Altare della Patria in omaggio al Milite Ignoto, successivamente le Forze Armate si esibiranno nella parata lungo via dei Fori imperiali.
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