Svastica tatuata su un testicolo: questo è il motivo per il quale un soldato di 29 anni è stato condannato a un periodo di reclusione in carcere pari a diciannove mesi dal giudice del tribunale di Klagenfurt, cittadina ubicata in Austria.
L’emblema, chiaro riferimento al periodo nazista, sarebbe stato tatuato sullo scroto dell’uomo in seguito a una serata ricca di sostanze alcoliche: “Avevo mandato giù due intere bottiglie di whiskey”, ha ammesso il diretto interessato in aula (dichiarazione riportata dal “Daily Mail”, ndr), che avrebbe successivamente mostrato “l’opera d’arte” ad alcuni colleghi dell’esercito in primis e poi durante un’esercitazione militare.
Stando a quanto riferito dalla testata inglese, il ragazzo avrebbe confessato di essere stato in passato allineato con il movimento nazista, nel quale aveva militato otto anni fa, per poi lasciarlo. “Ero entrato in una cattiva compagnia. All’epoca tutto ciò che non era permesso ci attirava, ma abbiamo tutti sottovalutato enormemente quanto ciò fosse un errore”, ha asserito il giovane soldato di fronte ai rappresentanti della giustizia.
La svastica tatuata su un testicolo costerà molto cara, dunque, al militare 29enne, che pagherà con diciannove mesi di reclusione in carcere la sua bravata, nonostante il suo avvocato difensore abbia annunciato ufficialmente la presentazione di un ricorso in appello. Il ragazzo in tribunale ha chiesto scusa per il suo comportamento, sottolineando di non essere in grado di fornire una spiegazione razionale che possa fornire una giustificazione credibile al gesto di cui si è reso protagonista.
Ricordiamo, infatti, che esibire simboli di questo tipo rappresenta un atteggiamento in evidente violazione delle leggi austriache, tese a contrastare l’apologia del nazismo. Inoltre, l’uomo è stato accusato di avere pubblicato fotografie a carattere nazista all’interno di un museo bunker della Guerra Fredda, di avere effettuato propaganda nazista sul web e di avere anche sorseggiato un vino riportante il marchio “Hitler”.
Fonte: ilsussidiario.net