Nella mattinata di oggi, nel Nuovo Complesso del Carcere di Rebibbia, si รจ verificato un gravissimo episodio che ha seriamente messo in pericolo la vita di un recluso. Un detenuto tunisino di 42 anni, in attesa di giudizio e con un passato caratterizzato da episodi simili in altri istituti penitenziari, ha perpetrato un tentato omicidio nei confronti di un detenuto “lavorante” del Reparto G6. L’aggressione รจ stata condotta con estrema brutalitร , durante la quale l’aggressore ha ferito un altro ristretto, colpendolo e tagliandolo al volto con una lametta. Il detenuto ferito รจ stato immediatamente accompagnato presso l’infermeria del carcere dal Personale di Polizia Penitenziaria, dove ha ricevuto cure mediche urgenti. Il volto della vittima ha richiesto ben 30 punti di sutura per trattare le gravi ferite riportate. L’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) ha ribadito la necessitร di intervenire in modo deciso riguardo a soggetti come il detenuto aggressore, che probabilmente presentano problemi di natura psichiatrica ed hanno giร perpetrato gravi aggressioni in altre carceri italiane. L’OSAPP sottolinea che tali individui non dovrebbero essere continuamente spostati da un carcere all’altro, ma essere trasferiti in strutture detentive sanitarie appropriate, dove potrebbero ricevere cure adeguate. L’OSAPP si complimenta con il Personale di Polizia Penitenziaria per l’eccellente gestione della situazione e sollecita l’Amministrazione Penitenziaria a prendere provvedimenti risolutivi. L’OSAPP dichiara che consentire ai detenuti aggressivi e violenti di proseguire nella loro “opera distruttiva” attraverso questo “tour delle carceri” non rappresenta una soluzione risolutiva; al contrario, pone gravissimi rischi sia per la sicurezza del Personale di Polizia Penitenziaria sia per quella dei detenuti stessi. Questo evidenzia l’urgente necessitร di adottare provvedimenti concreti al fine di prevenire il verificarsi di vere e proprie tragedie.
Redazione OSAPPOGGI.it