Oggi 7 giugno 2023, alle ore 14,00 non saremo come O.S.A.P.P. – Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria – alla presenza del Sottosegretario alla Giustizia Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE per non incrinare ulteriormente la già precaria credibilità delle Organizzazioni Sindacali della Polizia penitenziaria rispetto ad un ruolo esercitato solo all’apparenza, ma di fatto del tutto ignorato presso l’attuale Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, della qual cosa le Colleghe ed i Colleghi del Corpo si sono sulla propria pelle da tempo avveduti tra insulti, lesioni ed avvisi di garanzia.
Come se le cose che non vanno non si sapessero già, soprattutto come se i fatti e le cause non li conoscessero ormai a menadito il Sottosegretario e i rappresentanti del Dap presenti (come al solito non il Capo dell’Amministrazione, si dice) e come se le troppe ulteriori parole potessero servire (20 lettere scritte dall’O.S.A.P.P. sul disastro del vestiario e DELMASTRO vorrebbe ancora capire come stanno le cose e di chi è la responsabilità?…Sic!), non senza difficoltà se avessimo deciso di esserci avremmo potuto fare esercizio di un eloquio prolungato quanto inutile per non essere da meno di quelli che, forse per paura di non essere né riconosciuti né ricordati, i loro interventi registrano e poi diffondono, ma mai e poi mai avrei potuto porre la fatidica domanda che le “vocine” interne pur ci dicono di presentare all’incasso: l’incapacità di rispondere deriva dall’arroganza o dall’ignoranza?
In realtà, se avessimo il coraggio di chiedere questa cosa nessuno ci risponderebbe, se non successivamente sparlando come è d’uso al Dap perché in fondo è vero che la supponenza è il più grave peccato di chi non sa darsi pace del fatto che in troppi lautamente retribuiti dallo Stato per fare, poi, trascorrano la maggior parte del tempo a dimostrare che il proprio non fare o, nella migliore delle ipotesi, fare poco e male è colpa degli altri.
Ma meriti o riconoscimenti non ne abbiamo mai chiesti e il nostro campo di fiori e speranze ce lo coltiviamo da soli da sempre e senza appoggi esterni, solo ci potrebbe bastare che per alcune cose, quali ad esempio i modelli operativi, le Colleghe e i Colleghi potessero dormire sonni più tranquilli di quelli che in questo momento dormono ma, probabilmente, non sono tempo e soprattutto non sono luoghi (via Arenula e il Dap) gli attuali per ottenere qualcosa di più, anche se noi continueremo ad insistere ed insistere oggi più di ieri e meno di domani.
LEO BENEDUCI