Questo si legge (si comincia a leggere) nelle volontà assolutistiche e padronali alla base della bozza di nuovo Regolamento del Corpo di Polizia Penitenziaria che è stata proposta per la successiva approvazione-adozione e che, peraltro ed in generale, risulta scritta in modo sciatto e verboso.
Prendiamo, per cominciare, la norma sulla subordinazione gerarchica con cui gli estensori esordiscono indicando il personale in servizio nelle articolazioni diverse dagli ISTITUTI Penitenziari, peraltro, ignorando i REPARTI di cui all’art. 3 della legge 395/1990.
Ma qui non c’è solo l‘assurda dipendenza gerarchica nei confronti dei direttori di cui al successivo art.9 della legge, contraria al buon senso e alla logica in quanto dovuta a chi non riveste l’uniforme, non è Polizia Giudiziaria e Pubblica Sicurezza e nemmeno Polizia Stradale, ma la subordinazione (neanche e se del caso dal punto di vista funzionale) a TUTTI, ovvero TUTTI POTRANNO IMPARTIRE ORDINI ED AGIRE DISCIPLINARMENTE nei confronti dei Poliziotti penitenziari…forse persino i Garanti dei detenuti (sic!).
La bozza sarà oggetto di ulteriori osservazioni, in tutta l’ingiustificabile ed ancora recondita (ma non per Noi dell’OSAPP..) proposta di articolato.
Fraterni Saluti.
LEO BENEDUCI – Segretario Generale OSAPP
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