Nel Carcere di Lucca, situato nella città toscana, la tranquillità è stata spezzata nel tardo pomeriggio di sabato 30 settembre 2023, quando una violenta rissa è scoppiata tra detenuti nella Prima Sezione dell’istituto penitenziario.
L’incidente ha avuto inizio con un detenuto albanese che è stato brutalmente aggredito e picchiato da diversi detenuti magrebini. In un atto di coraggio, un detenuto italiano è intervenuto per difenderlo, ma è stato a sua volta colpito e ferito. Inoltre, durante la rissa, il detenuto italiano è stato ferito alla testa con una lama tagliente improvvisata ricavata da una bomboletta di gas, che è regolarmente disponibile nei reparti detentivi.
L’aggressione non si è limitata solo ai pugni e alle armi improvvisate, poiché durante la rissa sono stati lanciati anche tavoli e sgabelli.
L‘Agente di Polizia Penitenziaria in servizio nella stessa Sezione è stato travolto da spintoni e da oggetti lanciati, subendo diverse contusioni ed escoriazioni su diverse parti del corpo. L’Agente è stato successivamente accompagnato presso l’Ospedale lucchese e gli sono stati diagnosticati 3 giorni di prognosi.
La causa scatenante di questa violenta rissa sembra essere stata la sovrappopolazione nella Prima Sezione del Carcere.
Nel tentativo di migliorare le condizioni detentive, il Provveditorato toscano aveva avviato la sperimentazione di una Seconda Sezione a trattamento intensificato, con l’incremento di attività ricreative ed educative per i detenuti, iniziando il 2 ottobre.
Tuttavia, nonostante l’intenzione di alleggerire la sovraffollata Prima Sezione, il previsto sfollamento dei detenuti non è stato eseguito.
Le stanze detentive, originariamente progettate per ospitare una o al massimo due persone, si trovano ora ad accogliere tre ciascuna, creando inevitabili problemi di convivenza e aumentando la tensione tra i reclusi.
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