Nella Casa Circondariale di Avellino, il clima di tensione e violenze continua a persistere nonostante gli sforzi del nuovo Direttore e Comandante, che si trovano a operare con il Personale di Polizia Penitenziaria ancora numericamente insufficiente. Questa situazione, già denunciata dall’OSAPP(Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), è aggravata dalla carenza di organico nelle diverse unità operative, che raggiungono oramai un deficit di oltre cento unità . Le parole ottimistiche del Sottosegretario DEL MASTRO, in risposta ad un’interrogazione parlamentare dell’onorevole RICCIARDI del PD, sono state smentite dalla realtà sul campo. Il Personale di Polizia Penitenziaria è ridotto al minimo e si trova in difficoltà nel fronteggiare la continua violenza dei detenuti, soprattutto considerando il regime di custodia aperta adottato nella struttura, che ospita circa 600 reclusi. Nelle ultime ore si è verificata un’ennesima scena di violenza, con conseguenze potenzialmente tragiche. In particolare, un detenuto è stato oggetto di un brutale pestaggio da parte di un gruppo di altri detenuti, con gravi contusioni alla testa che hanno reso necessario il suo immediato ricovero presso l’Ospedale Civile della città . Un’indagine interna è stata avviata per far luce sulle dinamiche di questo evento critico e sul movente di tale azione criminosa, che sembra essere parte di una serie di episodi collegati alla spartizione dei traffici interni alla struttura carceraria.
Redazione OSAPPOGGI.it