Due Istituti Penitenziari Campani, la Casa Circondariale di Salerno e la Casa Circondariale di Avellino, sono stati nuovamente teatro di eventi critici violenti questa mattina, con la Polizia Penitenziaria che ha dovuto affrontare situazioni pericolose per mantenere la sicurezza all’interno delle strutture.
Nella Casa Circondariale di Salerno, intorno alle 10:30 del mattino, un detenuto ha rischiato di essere brutalmente aggredito mentre si dirigeva verso il settore Giudici Avvocati. Un gruppo di detenuti aveva preso di mira la vittima con l’intenzione di infliggergli gravi lesioni. In modo eroicamente coraggioso, l‘unico Agente di Polizia Penitenziaria in servizio è intervenuto prontamente, mettendosi tra gli aggressori e la vittima e riuscendo ad evitare il peggio, salvando così la vita del detenuto. Tuttavia, nel corso dell’azione di contenimento, il Poliziotto ha subito diverse contusioni che hanno reso necessario il suo ricovero presso il Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Ruggi D’Aragona. Le sue lesioni sono state valutate come gravi, con una prognosi di 30 giorni salvo complicazioni.
A soli 40 chilometri di distanza, nella Casa Circondariale di Avellino, si è verificata un’altra situazione critica verso le ore 12:00. Un detenuto di origini marocchine ha inizialmente aggredito tre Agenti di Polizia Penitenziaria, costringendoli ad un ricovero in Ospedale. Da ultime informazioni ad uno dei Poliziotti Penitenziari è stata diagnosticata la frattura dell’avambraccio. Situazione in aggiornamento…
Successivamente, il detenuto è riuscito ad arrampicarsi sui tetti dell’istituto come atto di protesta con la richiesta di essere trasferito in un’altra sede detentiva di suo gradimento.
La trattativa con il detenuto è stata gestita dal Magistrato di Sorveglianza, che ha fornito garanzie sulle richieste del recluso. Solo allora il detenuto ha accettato di scendere dai tetti, mettendo fine alla sua protesta.
Il Sindacato OSAPP ha commentato queste situazioni critiche sottolineando la difficoltà che i Poliziotti Penitenziari affrontano in queste circostanze.
“Altro che protocolli di intervento! I Poliziotti Penitenziari, come in queste occasioni a Salerno e Avellino, subiscono l’imprevedibilità della cieca violenza dei detenuti a caro prezzo della propria integrità fisica”, ha dichiarato il Sindacato.
È interessante notare che l‘ultimo detenuto coinvolto in questi eventi proveniva dalla Casa Circondariale di Salerno, dove aveva già causato problemi simili arrampicandosi sui tetti. Sembra che in Campania sia in corso un “tour turistico” dei detenuti rivoltosi che scelgono autonomamente le loro destinazioni.
Lo rivedremo ancora su altri tetti di altre carceri con un’altra richiesta?……chissà …..
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