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VITERBO – CARCERE MAMMAGIALLA: porta 85 dosi di hashish al marito in carcere, lei viene condannata e lui assolto

Solita storia, la moglie gli porta la droga in carcere e lui la ingoia. La donna è stata condannata, mentre è stato assolto il marito, nonostante entrambi siano finiti davanti al collegio per detenzione aggravata di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Al centro del processo, che si è chiuso martedì davanti al collegio presieduto dal giudice Silvia Mattei, una “fornitura” di ben 85 dosi di hashish che la mattina del 13 maggio 2015 la donna sarebbe riuscita a passare al detenuto durante una visita a Mammagialla.

Durante i colloqui, è consuetudine della penitenziaria vigilare da dietro un vetro. Ebbene quel giorno l’addetto al vetro di turno, come si chiamano in gergo, ha notato un movimento repentino che lo ha insospettito.

“La moglie si infilata le mani nei pantaloni, tirando fuori un involucro che ha passato al marito. Lui a sua volta lo ha infilato in una tasca”, ha spiegato in aula l’agente che ha assistito allo scambio, sospendendo il colloquio della coppia e dando immediatamente l’allarme.

Nonostante dopo il fermo sia stato sorvegliato a vista in attesa della perquisizione personale, addosso al detenuto non è stato trovato nulla. “Non gli abbiamo trovato niente addosso, per cui si è proceduto come previsto in questi casi”, ha spiegato un altro poliziotto della casa circondariale di Viterbo.

Alla luce dei sospetti, il detenuto è stato quindi trasferito a Belcolle per una “ispezione” da parte dei sanitari, che lo hanno sottoposto a esame radiografico scoprendo che la droga era stata ingoiata e provvedendo al recupero di ben 85 dosi di hashish, regolarmente analizzate e anche fotografate, allegando infine alle dimissioni la cartella clinica del ricovero. 

“Impossibile ipotizzare che lo stupefacente, in quelle quantità, fosse per uso personale”, ha sottolineato la pm Eliana Dolce, chiedendo che il marito venisse condannato a tre anni di reclusione e seimila euro di multa e la moglie a due anni e cinquemila euro di multa.

Il collegio ha assolto il detenuto con formula piena dall’accusa di detenzione ai fini di spaccio, “perché il fatto non sussiste”, e condannato la moglie a sei mesi di reclusione e 1100 euro di multa per aver portato l’hashish al marito in carcere.

 

 

 

Fonte: tusciaweb.eu

Redazione OSAPPoggi

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